Teatro

Il nuovo lavoro di CollettivO CinetcO in prima assoluta all'Arena del Sole

Il nuovo lavoro di CollettivO CinetcO in prima assoluta all'Arena del Sole

Venerdì 22 Aprile, in prima assoluta, "A different Kind of Age", uno spettacolo esperienziale interpretato da 9 adolescenti e un gruppo di over 60 che chiude la personale Ipercinetica (10 marzo – 22 aprile), dedicata a CollettivO CineticO, promossa da Emilia Romagna Teatro Fondazione.

A conclusione della Personale Ipercinetica, dedicata a CollettivO CineticO, promossa da Emilia Romagna Teatro Fondazione, venerdì 22 aprile alle ore 21, va in scena in prima assoluta all’Arena del Sole A different kind of age, uno spettacolo esperienziale, che incastra in scena i volti e i corpi di adolescenti e anziani. La regia e le coreografie sono di Francesca Pennini, la drammaturgia di Angelo Pedroni. Al termine della rappresentazione è previsto un incontro con la compagnia curato da Andrea Nanni. Il pubblico della città di Ferrara, cui appartengono gli interpreti dello spettacolo, ha la possibilità di assistere a questo debutto usufruendo di un autobus messo a disposizione da ERT.

Nel 2012 la compagnia crea <age>, un percorso attraverso la produzione di John Cage, perennemente sospesa tra determinazione e indeterminazione: un omaggio alla figura del compositore e artista che probabilmente, più di tutti, ha rivoluzionato le regole della musica contemporanea. Come lo definisce la stessa Francesca Pennini, è “un inventario umano al contempo cinico e delicato”, che mette a nudo la sensibilità di un mondo complesso ed esistente e che ha bisogno di essere osservato e compreso, nella sua particolarità, nei suoi pregi e nella sua poetica.

Il progetto, vincitore del Premio Jurislav Korenic per la migliore regia al festival MESS di Sarajevo, si fa qui veicolo espressivo di un’altra fase della vita, quella dopo i 60 anni. La compagnia decide quindi di affiancare ai nove adolescenti un gruppo di anziani per dare vita al nuovo spettacolo A different kind of age. Come era già successo per gli adolescenti, anche gli over60 hanno affrontato un itinerario laboratoriale, una preparazione a reagire in diretta, a esporsi agli sguardi degli spettatori, a esprimere le proprie fragilità in scena e a condividerle, sia con i loro coetanei performer, sia con la platea. Il palcoscenico diventa così luogo di prova, in cui si mettono in gioco le varie esperienze, si esplorano le emozioni e il tempo diventa non solo ritmo, ma confronto tra persone precedentemente quasi estranee e ora complici. Una testimonianza generazionale sincera e surreale, un atlante in biblico tra rigore e reattività emotiva, intensità e ironia.

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